Nel muro tra le marcescenti casse di un non meglio
riconoscibile mangime per bestie da ingrasso ed all’occasione per gli abitanti
dei livelli inferiori si aprì uno spiraglio di luce.
Uno sguardo magnetico scrutò brevemente lo spazio antistante
e subito sparì così come l’unico indizio che lì vi era la sala dei bottoni dei
primi e veri abitanti di Meridian (gli altri, chi prima e chi dopo erano solo
degli invasori).
Poco dopo un bussare insistente fece scattare Ilic che corse
ad aprire la porta.
“Mio Principe bentornato! Ero in ansia dopo il nostro ultimo
incontro ma speravo fosse andato tutto bene!”
Yriel, Autarca di Iyanden e comandante delle forze che
difendevano Meridian non fece tempo ad entrare che un rombo cupo simile al
brontolio di un immane tuono assordò i cunicoli del III livello.
“Immaginarsi se quella scavezzacollo di Ethelys non doveva
risvegliare anche Slaanesh…”
Entrò nella sala una meravigliosa figura ricoperta poco
abbondantemente di latex che esclamò “Che profumino!”
“Cara Principessa, è un onore poter gioire della vostra
compagnia, eravamo ansiosi di raccontarvi…”
“Eravate? Chi oltre a voi, caro Principe, è ansioso?”
Yriel si guardò attorno stranito e, dopo un attimo tirò un
calcione allo stativo che sorreggeva la mappa del pianeta.
Lo stativo si piegò gemendo e dal nulla ricomparve Ilic.
“Allora, caro Nightspear, illuminaci su ciò che non possiamo
più cambiare e ciò che dovremo fare.”
“Mio Principe, mia dolce Pringlfnessa…” Ilic sospirò
guardando le dolci forme della Principessa corsara.
“La situazione è oscura e presenta molte difficoltà, ma non
tutto è perduto. Gli Orks sono tanti e brutti e cattivi e ci stanno subissando
di legnate; ad ogni momento temo che mi arrivi l’allarme invasione, sono
vicini, troppo vicini perché noi non si debba contrattaccare con le armi più
devastanti del nostro arsenale. Non possiamo permetterci un’ulteriore sconfitta
e ben difficilmente possiamo attenderci un aiuto dai rossi marine e dai loro
nuovi rozzi alleati.”
Lo sguardo di Ethelys si corrugò “Chi sarebbero questi nuovi
rozzi invasori?”
Ilic si prostrò gemendo “Non volevo contrariarvi
Principessa! Lo giuro! Non volevo!”
Un secondo calcio ristabilì il morale del capo degli scout
che continuò “Una nave pilotata da un ubriaco è entrata nell’atmosfera di
Meridian ed ha rischiato prima di tamponare la Rok e poi di schiantarsi al livello
XXIII. Quando è riuscita ad arrestarsi sono sbarcati degli energumeni grigi
ruttando e sbavando su barbe un po’ démodé. Da informazioni pare che siano
Space Wolves.”
“Ora manca che un Berseker diventi governatore di questo
pianeta e poi siamo a posto!” Ruggì Yriel “...anche se ultimamente pare che
anche quegli psicopatici abbiano acquisito nuovo ardore…” Interruppe Ilic.
Yriel lo fulminò con lo sguardo. Aveva ancora in mente la
scena che si era presentata agli eroici Eldar penetrati nelle difese caotiche
sulla Rok. Cannoni, cannoni grossi, e tanti. Per fortuna ora non avrebbero più
nuociuto, e chissà che gli Eldar non sarebbero riusciti a zittire almeno gli
alleati infoiati degli Orks.
“Ma cos’è questo profumino?” Incalzò Ethelys.
Yriel ghignò… “Un esempio dell’ardore che presenteremo ad
Orks, psicobruti di Khorne ed achiunque si frapponga fra noi e la salvezza di
questo pianeta. Il futuro è nostro! Mwahahahahah…”
Finita la riunione cominciarono a cenare.
21 punti (3-0, 2-1, 2-1, 2-1)
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