giovedì 28 maggio 2015

MERIDIAN - Fasi 3 e 4, l'inarrestabile forza (1 di 4)




Khorne era felice. Tonnellate di teschi e di rottami gli erano piovute sulla testa. Tante, tantissime offerte erano dei suoi discepoli che si erano immolati per la sua gloria. Alcune erano un po’ troppo bruciacchiate (e quindi inutilizzabili) ma il sangue che ancora gli gocciolava tra le labbra aveva il gusto dolce del miele per un grizzly.
Eligor entrò in casa ansimante e sull’orlo di un collasso. Il mantello gli penzolava nerastro dalle spalle ma il ghigno stampato sul demoniaco volto lasciava presagire che solo buone notizie erano in arrivo.
“Scialla papi!” Un colpo d’ascia gli fracassò una delle nuovissime corna che gli erano spuntate sulla fronte.
“Ma perché?!?” Piagnucolò l’ex principe demone ora nella sua forma di skulltaker.
“Finalmente mi sono liberato delle ali che parevo un bersaglio volante, riesco ad arrivare nel centro degli schieramenti avversari (anche se non riesco ancora a tirare un colpo… tutti scappano…), mi porto dietro metà delle 27 legioni di Vaiasuso che arriva dove e come meglio non si può, ti offro crani e sangue e tu mi sfasci le corna?”
“Figlio! Se ti esce ancora la parola scialla dalla bocca non avrai più una bocca con cui parlare. Ora narrami le tue gesta che sono orgoglioso di te!”
“Beh… è facile… Dopo aver letto le nuove scritture abbiamo perfezionato una tattica che ci permette, a costo irrisorio, di impantanare e far morire dalla fatica qualsiasi avversario.”
E fu così che Eligor narrò le gesta degli eroici Daemonkin che, dopo aver subito una sonora legnata dagli Eldar che oramai si trovavano ad un passo dal centro del comando caotico, avevano perfezionato i loro attacchi contro gli odiati marine piombandogli addosso come un monsone estivo piomba addosso ad un villaggio di pezzenti bramini indiani. La carneficina che ne era scaturita sarebbe stata ricordata per molti anni su Meridian e il cuore delle forze asservite al falso imperatore, supportate ora da un branco di lupastri rognosi era ora alla portata delle formidabili armi d’assedio devote al rosso demone.
Dopo l’attacco Eldar pure gli alleati Orks, ingolositi da quanto trovato nei dintorni dell’accampamento caotico, avevano tentato di sfondare al centro le difese di Khorne, ma la violenza della risposta aveva prima lasciato loro senza mezzi per potersi muovere ed in seguito si era scatenata una mattanza che neppure le tonnare tra Scilla e Cariddi potevano lontanamente eguagliare.
Ora si sperava che le forze verdi si incanalassero dove tutti sulla Rok si auspicavano. Verso la superficie di Meridian. Il pianeta era oramai condannato ed il sogno di poter aprire un portale Warp in faccia agli Ultramarines era quasi, finalmente, diventato realtà.
Khorne chiuse gli occhi ed ansimò dal piacere.
“Vai figlio. E portami nuovi mattoni per il mio trono e nuovo sangue per le mie labbra. Ho di nuovo sete.”

13 punti (0-3, 1-2, 1-2, 2-1)

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