mercoledì 19 settembre 2012

Cosa succede nel Warp?

Khorne, malgrado i dolori lancinanti alla testa, sbraitò alla sua schiava Ulrike di portargli un cachet.
“Come si sente mio Signore?” Domandò la sguattera che, strisciando sul pavimento, portava al suo padrone una Panadol immersa in un bel bicchierone di sangue orchesco tiepido.
“Come se mi stessero smontando le corna a sprangate!” Fu la rabbiosa reazione del malefico che, dopo aver preso il bicchiere la cacciò in malo modo.
“Malefico imperatore! Che mai mi starà capitando? Nurgle e Tzeench li ho lasciati in mutande iersera al poker settimanale e per un po’ non si faranno vedere; Slaanesh si sta divertendo coi giocattolini che gli ho fatto spedire dalla Play Doh, Mala’l… boh?!? E’ da anni che non si fa più sentire...”
Khorne sorseggiò il beverone cercando di capire perché il cranio era in procinto di sfondarsi, improvvisamente una miriade di lucine si illuminò. Khorne urlò. Milioni di spilli gli stavano perforando gli occhi facendogli sentire immensi deserti di dolore, ma finalmente un’idea fece capolino.
Faaris IV: quel maledetto pianeta crogiuolo di fango e monnezza che chissà perché era diventato l’ombelico del mondo dei paria.
Tutte le razze avevano mandato una qualche armata su quel pezzo di roccia. I seguaci del falso imperatore ed i loro cagnoloni in armatura perché sì, i Tiranidi son peggio degli zingari, i Necron pare che ci abitassero ancor prima del prima, i Tau perché non hanno altro di meglio da fare… peggio dei venditori porta a porta di scopettoni con il loro “Bene Superiore”, gli Orchi perché  il loro QI è equiparabile a quello di una ruota per criceti e gli Eldar… cosa vuoi capire da qualcuno che chiama l'orgoglio del proprio esercito “arlecchini”?
Ed il Caos? Khorne non si soffermò nemmeno sul dubbio: dove vi sono morti, dolore, sofferenza, sete di potere e di sangue dell’avversario vi è Caos.
Quello che però non lo lasciava tranquillo era CHI, come emissario del Caos, era presente su Faaris…
Khorne impallidì (e ce ne voleva per farlo impallidire) al primo nome che gli venne in mente: PERKELE!!!
“Ma no, quell’idiota si è preso una tale strigliata dopo aver lasciato incisivi contro gli Orchi e gengive contro i Tau che per un pezzo non oserà portarmi per il mio trono i teschi delle MIE orde…


ULRIKE!!! SVELTA!!! IL GREPID!!!

Ulrike questa volta non strisciò. Se il suo Signore e Padrone ordinava il Grepid la situazione era veramente grave e, a costo di subire le più orride punizioni, le formalità erano da evitare. Portò senza esitazioni il farmaco a Khorne che, incurante dello sgorbio tremolante al suo cospetto, ingollò una mezza dozzina di pastiglie.

Maleficoimperatorefigliodinessunomaledettoportatoredisfortunachettepossino…

“Di Eligor! Mi sono scordato di Eligor! Lo sapevo lo sapevo lo sapevo! Quel pazzo schizofrenico deve essere messo al guinzaglio! Era troppo tempo che se ne stava accucciato nel suo cantuccio caldo… dovevo accorgermi che qualcosa non andava, ma come faccio? Ho millemila legioni da guardare, e poi i teschi del mio trono chi me li pulisce? Di quella lazzarona di Ulrike non mi fido e le demonette non posso utilizzarle perchè ci fanno la pipì dentro poi sai che puzza. Troppi pensieri e quel mentecatto bello tranquillo a pensare come rovinarmi il mio regno. Aahhh ma se lo piglio…. ELIGOR!!! Imperatoreschifoso ELIGOR!!!
Vieni al cospetto del tuo Signore che ti do un premio che a tuo confronto la progenie del Caos sembrerà Heidi Klum ELIGOOOOR!”



To be continued

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