Khorne si svegliò con una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
Riconoscendo il malessere che sopraggiungeva ogni volta che i suoi campioncini Eligor e Perkele ne combinavano una delle loro non riuscì a trattenere un singulto di disperazione che ben presto però lasciò spazio al dubbio in quanto l’ultimo compito a loro assegnato era il censimento degli abitanti di Bubonicus per una improbabile (almeno a breve) quattordicesima crociata nera.
Non avrebbero dovuto rientrare almeno per un paio di eoni, conoscendo l’indole poco propensa al dialogo e la pressoché incapacità di esprimersi se non a morsi e sputi degli abitanti del pianeta corrotto; per scrupolo Khorne si collegò con il warpphone con il dominatore di Bubonicus principe Dak’Haur che però gli confermò la presenza dei due campioni che gli stavano decimando le sue legioni.
Va bene la messe di teschi per il suo trono, ma perché il malessere non…
SBAM!
KHA-TUM!
Lo sbam era la porta della sua stanza che si aprì di colpo facendo mancare al suo nero cuore un paio di colpetti, il kha-tum era dovuto al colpo della schiena contro il pavimento dopo che le “corna” di quello scellerato di Ahriman sbatterono sullo stipite superiore della summenzionata porta.
“Mio Signore! Mio Signore! Buon Natale!”
Riuscì a biascicare Ahriman prima di svenire.
Khorne guardò sbigottito il pagliaccio bianco e blu seguace di Tzeench, poi lo cominciò a colpire selvaggiamente con la sua mazza nera nuova di zecca fino a quando il millenario nemico dell’imperatore non riaprì gli occhi.
“A parte che odio il Natale, perché osi interrompere i miei disegni di orrore con la tua presenza?"
“Ma… io… veramente…”
Un’ulteriore mazzata sciolse la lingua ad Ahriman che spiegò che, mentre camminava per le correnti warp pensando a come finalmente render potenti i suoi migliori guerrieri, la Stirpe dei Mille, che oramai era presa in giro da tutti più degli arlecchini (vestiti in maniera ugualmente indecente, però perlomeno questi ultimi quando erano vicini staccavano nasi a morsi), aveva trovato…
Khorne e Ahriman si guardarono, Khorne alzò la mazza e Ahriman tolse il pesante drappeggio che copriva la finestra e…
Tonnellate di Hammerhead, Sky Ray, Piranhas, Mante, Devilfish, Barracuda, Remora, Tiger Shark, Orca, Pathfinder e droni, accompagnate da innominabili veicoli orcheschi erano ammassate ai piedi del suo trono.
A Khorne prima si inumidirono gli occhi, poi un conato di vomito fuoriuscì dalla sua bocca alla vista di un orribile Hammerhead blu cosparso di stelline giallo-arancioni.
“Distruggete quella porcheria di veicolo o regalatela a quel/la coso/a di Slaanesh!”
Il grido fu talmente forte e rabbioso che subito si materializzò Huron Cuorenero che cercò disperatamente di caricare il suo lanciafiamme pesante ma Lucius l’Eterno fu più lesto ed entro nel mezzo con un gridolino di gioia e partì rombando per portare il dono al/la suo/a signore/a e padrone/a.
Khorne si disinteressò delle evoluzioni di Lucius e dei pianti di Huron e si rivolse con voce possente ad Ahriman
“Ahriman, con questo gesto ti sei guadagnato la nostra stima ed il nostro favore, come segno della nostra approvazione strierò di rosso e farò le punte a quelle ridicole corna che hanno sul casco i tuoi Mille!”
Ahriman si inchinò e lasciò la stanza piuttosto indeciso se essere orgoglioso dell’approvazione del dio del sangue o terrorizzato all’idea di dover spiegare al suo padrone perché i suoi Mille sarebbero assomigliati ad una mandria di tori dipinti da un Dalì ubriaco.
Khorne rivolse la sua attenzione alla catasta di mezzi e cominciò a dividerli: a sinistra quelli marrone / marroncino (ma che fantasia i Tau!) ed a destra quelli biancoverdi.
I due gruppi erano quasi finiti, Khorne si fermò per un attimo ad ammirare l’opera quando…
KA-TA-CRASH-BUM!
La polvere si rialzò dal macello in cui si erano trasformati i gruppi di mezzi Tau, la piana di desolazione era macchiata da un crogiuolo di marroni e verdi e bianchi e... argento?!?
Khorne osservò meglio il disastro e scorse in mezzo al marasma la causa di quanto era appena successo.
In mezzo all’orda Tau giacevano nuove fiammanti due falci Necron.
Khorne sorrise, finalmente le belle addormentate si erano ridestate dal millenario sonno: nuovi teschi erano pronti per essere offerti al suo trono.
In fondo il Natale non era così brutto.